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L'Equo compenso per i professionisti diventa legge

Approvazione e Applicazione della Nuova Legge

La Legge 21 aprile 2023 n.49, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale, n. 104 del 5.5.2023, stabilisce l’equo compenso per le prestazioni professionali dei liberi professionisti. Questa normativa si applica a tutti i professionisti, sia iscritti ad un ordine sia appartenenti alle professioni non regolamentate, come i tributaristi. La legge garantisce il diritto del professionista ad un equo compenso nei rapporti con grandi imprese e con la Pubblica Amministrazione.

Definizione e Requisiti dell'Equo Compenso

L’equo compenso è definito come la corresponsione di un compenso proporzionato alla quantità e qualità del lavoro svolto, conformemente ai parametri stabiliti per le diverse categorie professionali. Per essere considerato equo, il compenso deve soddisfare questi criteri di proporzionalità e conformità.

Ambito di Applicazione e Nullità delle Clausole Vessatorie

Le norme sull’equo compenso si applicano in particolare nei confronti di imprese bancarie, assicurative, imprese con più di 50 lavoratori o con un fatturato superiore a 10 milioni di euro, oltre che nella Pubblica Amministrazione e società partecipate pubbliche, con alcune esclusioni specificate. La legge stabilisce inoltre la nullità delle clausole che non prevedono un compenso equo, con sanzioni previste per i professionisti che accettano compensi non conformi ai parametri ministeriali.

Procedura Semplificata di Recupero del Compenso e Decorrenza dei Termini di Prescrizione

La legge introduce una semplificazione nel recupero dei compensi, prevedendo che il parere di congruità emesso dall’Ordine professionale costituisca titolo esecutivo in assenza di opposizione. Inoltre, la normativa specifica i termini di prescrizione per il diritto al compenso e per l’esercizio dell’azione di responsabilità professionale.

Rideterminazione Giudiziale del Compenso e Applicazione Non Retroattiva

Il professionista può rivolgersi al tribunale per impugnare un accordo che preveda un compenso non equo, chiedendo la rideterminazione giudiziale del compenso basata sui parametri stabiliti. Importante sottolineare che la norma sull'equo compenso non ha effetto retroattivo, applicandosi solo ai contratti stipulati dopo l'entrata in vigore della legge.

In conclusione, la Legge n.49/2023 rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei diritti dei professionisti, garantendo un compenso equo e proporzionato per le loro prestazioni, e fornendo strumenti efficaci per il recupero dei crediti professionali.

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